Abbiamo visitato Assisi non da turisti per caso ma da pellegrini. Assisi è una città suggestiva, che secondo noi “stimola la preghiera” e porta il cristiano a contatto con la figura di Francesco, che con le sue scelte di vita costituisce un modello per tutti noi. Un momento che ci ha particolarmente colpito è stato il racconto della vita di Fra Edoardo Sturaro, che in maniera simpatica e sincera ci ha fatto conoscere il suo incontro con il Signore. Ascoltando le sue parole ci è parso di capire che la chiamata di Gesù può arrivare quando meno te lo aspetti e nella situazione più sfavorevole… Lui ha un progetto per tutti noi. Ogni cosa che ci chiama a fare, che sia avere una famiglia o consacrarci, sarà la scelta giusta. È bello ascoltare la storia di una persona che dopo aver abbandonato il Signore e averlo dimenticato capisce che ciò che Lui vuole è di avvicinarci a sé e convertirci. Grazie perché siamo tornati a casa con il cuore pieno di gioia, una gioia che viene dallo stare con chi crede veramente in quello che fa e che dice, e vuole trasmettere ciò che ha provato e che prova tutt’ora nell’incontro col Signore! Il nostro obiettivo adesso è quello di trattenere il ricordo di questa e di tante altre esperienze e applicare quello che abbiamo imparato lì nella nostra vita di tutti i giorni… Cosa aggiungere?? Non ci resta che dirvi quanto sarebbe bello tornare ad Assisi e che alla prossima occasione potremmo ritrovarci volentieri!
I ragazzi del ’99
Gruppo giovanissimi Formigine (MO)
All’ inizio ero spaventata da tutti questi chilometri, sono tanti e pensavo fosse un punto a sfavore, poi ho capito: la distanza è diventata l’occasione per stare almeno due giorni. È un tempo prezioso, che mi serve per rimettere a fuoco la meta, perché la frenesia del quotidiano smantella il centro. “Se ti chiedono: «Perché vai ad Assisi?» Tu rispondi: «Perché la gente va a Gerusalemme?»” Quest’affermazione mi ha colpito molto… e pensandoci, effettivamente è così! Non sono mai stata in Terrasanta, ma lo immagino come un posto in cui poter conoscere più da vicino Gesù. Gesù l’avevo già incontrato nella mia quotidianità, qui a casa, ma ad Assisi ho trovato l’opportunità di fare un’esperienza più profonda di Lui, per crescere come donna nella fede. Ma, innanzitutto, perché proprio Assisi?! In questa città nacquero San Francesco e Santa Chiara, due giovani, innamorati della vita, che non si accontentarono di quello che il mondo offriva loro, perché nel cuore avevano il grande desiderio di una vita piena, bella e a tinte forti! Tramite il Servizio Orientamento Giovani (S.O.G.), i frati minori dell’Umbria e le suore francescane missionarie di Gesù Bambino, oggi accolgono ragazzi come loro due, e come noi, per aiutarci a scoprire che vivere il Vangelo non è una “cosa da preti” o solo per i Santi. Il S.O.G. organizza corsi e ritiri per indirizzarci nel nostro percorso di vita, per fare un’esperienza concreta dell’amore e del perdono del Padre, in cui poter intravedere e confermare la missione che Lui ha pensato per noi, «perché la nostra gioia sia piena». Sette frati si dedicano anima e corpo per noi, per guidarci in un cammino verso la conoscenza di sé e di Dio, in cui ci insegnano come ascoltare e poi districare, tutto quel groviglio di dubbi, domande o paure che tutti noi abbiamo dentro. Spezzano la Parola e parlano di Gesù con un linguaggio giovane e concreto, ma al tempo stesso forte e deciso, che sempre sa raggiungere le corde giuste del cuore. È un’avventura che ti chiede di rimboccare le maniche e di sporcarti le mani con la tua vita, ma in cui scopri un senso e un gusto nuovo, e in cui non sei solo. Io sono capitata là un po’ per caso, o forse no… e ammetto d’essere partita con molte perplessità, mi aspettavo d’incontrare i classici “cesaroti”, tiepidi nei confronti della vita e della giovinezza. E invece, la cosa che mi ha stupito è stata quella di vedere centinaia e centinaia di giovani completamente diversi da come l’immaginavo, come me. Ed erano pieni di gioia, e ti sembrava di conoscerli da sempre, anche se li hai visti per la prima volta solo 5 minuti prima… ed è stato tutt’altro che difficile sentirsi accolti. Ho ascoltato molte storie, e non esiste un profilo che possa incasellare un giovane che frequenta Assisi… già, perché è una realtà capace di accogliere ciascuno di noi, ognuno con la propria storia: quelli che come me avevano già intrapreso un cammino di fede, o quelli che vorrebbero ricominciarlo, quelli che invece sono scettici, feriti o solo curiosi, ed anche te. Ma con un unico punto in comune: una sensazione nella pancia, una domanda forse scomoda, sapere che la nostra vita così com’è non ci basta più… e siamo alla ricerca di qualcosa, che spesso non sappiamo neppure spiegare cos’è. Le esperienze proposte sono varie: ci sono dei corsi in cui poter conoscere, dei ritiri in cui poter riflettere, itinerari ad hoc per comunità Scout, ma anche dei modi diversi di vivere eventi come il capodanno o d’impiegare le proprie ferie estive. Buon cammino!
Giorgia (Verona)
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